Il primo step per la riscalatura dell’energy label sul bianco, voluto dalle norme UE, si avvicina e sono ancora molte le variabili aperte per industria e trade. Ecco la posizione di BSH: “L’introduzione della nuova etichetta energetica a partire – in prima battuta – dal 1° novembre 2020, rappresenta senza dubbio una nuova occasione di rilancio, ma anche una sfida importante per l’intero mercato del bianco, e ciò a più livelli: dei produttori, della distribuzione e del consumatore. BSH ha iniziato a lavorare a questo progetto oltre tre anni fa, creando sia centralmente sia nelle filiali, una vera e propria task force dedicata, in modo da arrivare preparata alla prima fatidica data del 1° novembre. È evidente la complessità che sta dietro a un cambio di tale portata. Essa è direttamente proporzionale con il numero di prodotti commercializzati e con la diffusione dei marchi sul territorio europeo. Un aspetto fondamentale per la buona riuscita del passaggio alla nuova etichetta sarà la trasparenza e la chiarezza nel flusso di informazioni lungo tutta la filiera che porta al consumatore finale. Se BSH ha iniziato ormai da diversi mesi a parlare della nuova etichetta energetica durante tutti gli incontri e training con i propri clienti, l’aspetto più importante che l’industria nel suo insieme (produttori e distribuzione) dovrà affrontare saranno le modalità con cui rivolgersi al consumatore finale. Se da un lato l’etichetta energetica non è uno strumento nuovo – è anzi ormai uno degli aspetti principali su cui le persone basano i propri acquisti all’interno – dall’altro la nuova metodologia di misurazione definita dalla Commissione Europea, il ritorno alle classi energetiche dalla A alla G, nonché l’introduzione di un nuovo strumento come il QR Code presente sulle etichette, richiederanno una particolare attenzione e approfondimento. Diversi sono i progetti già avviati che coinvolgono produttori e distributori per creare strumenti efficaci, e per questo semplici, per informare gli acquirenti, sia durante la fase di ricerca dei prodotti che nella fase finale dell’acquisto. Non sarà semplice…La nuova normativa, oltre a prevedere i cambi già accennati sopra, già di per sé molto impattanti, coinvolge infatti solo una parte delle categorie di prodotto presenti nei negozi che prevedono una etichetta energetica (sono escluse inizialmente, ad esempio, asciugatrici e forni). Sarà per questo fondamentale gestire al meglio la compresenza di vecchi e nuovi strumenti, così da permettere ai consumatori di sfruttarli a pieno e comprenderli sempre meglio. Detto ciò, la semplificazione nella lettura dell’etichetta e la possibilità, attraverso il QR Code, di accedere ad un database che permette di confrontare i diversi prodotti, porterà indubbi benefici ai consumatori che potranno fare scelte sempre più informate e sempre più in linea con le proprie necessità e desideri“.