Silvana Angeletti: “L’Italia può essere al centro di una ripartenza fondata sulla sostanza”
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Perplessità e timori aleggiano sul prossimo appuntamento con la design week milanese: Stefano Boeri, Presidente della Triennale, ha affermato “inventiamoci un Salone all’aperto”. Ritiene che sia una provocazione per portare l’argomento al centro del dibattito o una proposta concreta?
Risponde Silvana Angeletti per lo studio Angeletti Ruzza Design.
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In questa fase di totale incertezza, a lei sono venute altre idee: ha voglia di condividerle con noi?
Viviamo un cambiamento epocale, siamo nel caos e crollano molte certezze che fino a qualche anno fa sembravano inattaccabili, è doveroso da parte nostra provare a immaginare un modo diverso di fare le cose. Per quanto mi riguarda, credo che non sarà più l’offerta a generare la domanda, siamo tutti stufi di consumare troppo e male, torneremo a premiare la qualità reale, a consumare meno, ma meglio. In fondo, questa pausa forzata è servita per riprendere fiato e comprendere che un ridimensionamento è necessario, che occorrono nuovi modi per approcciare le vecchie cose imparando a vederne oltre, premiando l’intuitività più che la razionalità. L’intelligenza, ora, sta nell’avere il coraggio di spostare lo sguardo oltre i vecchi schemi. Magari agendo nel piccolo, ma in maniera molto incisiva.
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Le aziende con cui collabora o che conosce più da vicino, stanno pensando o investendo su nuove soluzioni per presentare le proprie novità e mantenere vivo il legame con i clienti?
Le aziende che conosciamo più da vicino hanno, in prima battuta, consolidato il rapporto con il cliente fornendogli tutti gli strumenti necessari per svolgere al meglio il suo lavoro anche attraverso contributi digitali studiati per spiegare il prodotto nel dettaglio. Quindi, hanno potenziato gli investimenti negli showroom monomarca. Se anche il 2021 sarà un anno senza fiere di settore, verranno studiate soluzioni ad hoc per presentare i nuovi prodotti fisicamente, ma tutto è ancora in fase di definizione. Rimangono importanti le fiere di settore più piccole, dedicate a mercati nazionali specifici che, secondo me, acquisiranno nuovo valore. La partita nell’immediato, comunque, è affidata alla comunicazione che diventa sempre più importante perché esprime ciò che l’azienda è nel profondo, i suoi valori e la sua anima originale. Una comunicazione costruita con coraggio, visione e verità determina vicinanza e senso di appartenenza.