Il Tar del Lazio ha respinto i ricorsi di Cairo e Persidera contro la roadmap per la liberazione delle frequenze nella banda 700 e contro il nuovo Piano nazionale di assegnazione delle frequenze per il Dtt. Secondo quanto riporta Italia oggi, Il Tribunale ha infatti accolto le tesi di Agcom, del MiSe e di Mediaset affermando la piena legittimità degli atti impugnati e non ravvisando profili discriminatori nei confronti di Cairo e Persidera. La vicenda risale al 2014, quando Cairo, unico partecipante alla gara per le frequenze tv, si era aggiudicato un mux con un diritto d’uso ventennale al costo di oltre 30mln di euro. Nel 2018, con la legge Finanziaria, il diritto di acquisto era stato messo in discussione, da cui il ricorso. Persidera aveva invece chiesto il blocco della roadmap e degli altri atti contestando il sistema di conversione delle frequenze adottato nel procedimento del refarming. Secondo l’azienda, infatti, nel 2022 ci saranno meno risorse rispetto a quelle prospettate.