Dati Siae 2020, spesa del pubblico a – 82%
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Che il 2020 sia stato l’anno più buio per il mondo dello spettacolo già si sapeva. A misurare con precisione la dimensione di questo annus horribilis è ora la Siae che ha reso noto i dati dell’Osservatorio dello Spettacolo relativi a tutto il 2020 per i settori di cinema, teatro, musica, mostre, ballo, sport. Come si legge nel report, complessivamente gli eventi sono diminuiti del 69,29%, gli ingressi hanno segnato un calo del 72,90%, la spesa al botteghino è scesa del 77,58% mentre la spesa del pubblico ha avuto una riduzione dell’82,24%.
Eppure nei primi due mesi del 2020, quando ancora non era scattata l’emergenza sanitaria, non solo gli eventi di spettacolo erano cresciuti rispetto all’anno precedente del 3,38%, ma si era registrato un aumento degli ingressi del 15,49% grazie ad una grande partecipazione del pubblico, disposto a spendere più di quanto avesse fatto nello stesso periodo dell’anno precedente (+17,23%). Nel periodo dal 1° gennaio al 22 febbraio 2020 hanno riportato il più alto incremento in termini di eventi le mostre (+ 9,51%) ed il cinema (+6,75%), grazie anche all’uscita in sala del film Tolo Tolo. I concerti, invece, hanno registrato una timida crescita in termini di offerta (+ 1,21%) ma un forte incremento della spesa al botteghino (+26,54%).
Rispetto al 2019, le giornate di spettacoli sono diminuite del 67%. Durante la ripresa estiva (dal 15 giugno al 25 ottobre), il numero di giornate è pari al 51,9% dello stesso periodo dello scorso anno, segnale che non tutte le attività hanno comunque riaperto le porte dopo il lockdown: nel 2020 sono stati solo 46.724 i locali che hanno organizzato almeno un evento a fronte dei 94.687 del 2019. Nonostante ciò, le riaperture del periodo estivo hanno fatto registrare una repentina risposta in termini di offerta spettacolistica, con un picco massimo degli ingressi nel mese di agosto (6.837.576). Tuttavia agli inizi del mese di settembre alla resistenza dei gestori, che ha fatto mantenere il dato degli eventi in crescita, non ha fatto seguito la stessa reazione da parte del pubblico, con una flessione degli ingressi.
Per quel che riguarda specificatamente l’attività cinematografica, questa ha registrato una diminuzione del 70,86% degli ingressi e, parallelamente, un calo della spesa al botteghino del 71,55%.