UniFrance, la sala prima di tutto
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In occasione dei Rendez-Vous du cinéma français (la tradizionale manifestazione di tre giorni di promozione del cinema francese che di solito si tiene a Parigi, ma che quest’anno è in versione digitale dal 13 al 15 gennaio), la direttrice di UniFrance Daniela Elstner ha avuto modo di parlare del futuro del cinema d’Oltralpe. Intervistata da
Se il Coronavirus ha messo a dura prova il box office francese (che nel 2020 ha segnato un calo del 69% sul 2019), il 2021 ha però le potenzialità per far ripartire il mercato, perché, oltre a molti titoli già pronti la cui uscita – come in Italia – è stata rinviata a quest’anno, «nonostante la pandemia, i set sono stati riaperti rapidamente, quindi avremo molti film pronti per il 2021». E nel 2021, c’è poi la speranza di tornare a partecipare dal vivo al Festival di Cannes: «Sì, vogliamo un’edizione fisica –ha dichiarato Elstner – ma ciò dipenderà da come progredirà la pandemia, perché è la saluta a contare più di ogni altra cosa».
Sulla possibilità che la scelta di Warner di distribuire i film del proprio listino 2021 in contemporanea nelle sale e su HBO Max possa incidere sui modelli distribuitivi anche in Francia, Elstner ribadisce la centralità della sala: «In Europa, la nostra politica culturale non può essere paragonata a quella degli Stati Uniti. L’Unione Europea ha chiesto da tempo ai suoi stati membri di lavorare su quella che viene chiamata la “Direttiva AVMS (Audiovisual Media Services). Ciò implica, tra le altre cose, la regolamentazione, in Europa e Paese per Paese, della presenza di film europei sulle piattaforme globali. In Francia, quindi, il rapporti tra cinema e streaming sarà regolamentato con una legge un via di approvazione. Non saranno quindi possibili uscite simultanee, perché per tutti i film la sala manterrà il suo posto in prima fila».