In una videointervista rilasciata dall’amministratore delegato di Unieuro Giancarlo Nicosanti Monterastelli a DDay, il manager ha commentato la scelta di riaprire alcuni punti vendita (200 circa sui 250 diretti complessivi) non operativi nelle zone ‘rosse’ maggiormente colpite dall’emergenza Covid-19. Non solo, il manager ha spiegato così la criticità del momento attuale: “È nato un cambiamento sostanziale dei consumi: il ricorso massiccio allo smart working e allo studio a casa ha portato a una forte richiesta di certi prodotto (“in due e tre giorni abbiamo venduto le web camera che si vendono normalmente in due tre mesi”, ha detto l’ad). L’area critica è sicuramente quella logistica perché purtroppo in questa fase di emergenza la logistica sia nostra sia dei fornitori è sottoposta a stress notevole. Il consumatore sta cambiando le sue abitudini: non si va più in negozio, d’altronde il messaggio è quello di rimanere a casa (e a ragione), ed è un messaggio che è stato doveroso comunicare per il bene del Paese che è più importante di altri interessi anche economici”. Nicosanti si è anche scusato per il verificarsi dell’impossibilità di confermare e consegnare alcuni ordini, “ma credetemi, stiamo affrontando un carico di lavoro oltremodo maggiore rispetto a quello a cui siamo abituati”. Sulle previsioni per il futuro post emergenza, il manager sembra essere cauto: “Se e come ne usciremo molto dipenderà dalla disciplina di ciascuno a seguire le regole. Sicuramente sarà un lungo processo: dovremmo riabituarci di nuovo ad affollare i centri commerciali, a frequentare un negozio, un aereo o un palazzetto dello sport. Sarà lungo il ritorno alla normalità e le previsioni di ripresa sono abbastanza negative se si pensa che quelle relative al pil sono di decrescita a doppia cifra. Ne usciremo diversi, credo un po’ più poveri, dovremmo fare dei sacrifici, ma sono convinto che ne usciremo”.