Copia privata: in arrivo aumenti per smartphone&Co?
I prezzi di smartphone, smart watch e altri strumenti digitali potrebbero aumentare a breve, in Italia, perché il Governo ha deciso di accrescere la quota di “equo compenso” dovuta alla Siae, prevista per il diritto di “copia privata” agli utenti. È il risultato di un decreto firmato nelle scorse settimane dal ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini che ha suscitato l’ira dell’industria tech, attraverso le associazioni di categoria Confindustria Digitale e Anitec-Assinform. I nuovi importi sono pubblicati sul sito del Ministero (qui link https://www.beniculturali.it/mibac/multimedia/MiBAC/documents/feed/pdf/%20Copia%20Privata,%20allegato%20tecnico-imported-100345.pdf) e sono stati cambiati proprio per massimizzarli alla luce delle novità tecnologiche. Aumentano soprattutto quelli sugli smartphone e tablet di nuovo tipo, con più di 64 GB: da 5,20 a 6,30 euro, che diventano 6,90 euro se i GB sono più di 128. Prima il valore massimo era 5,20 euro e si applicava a quelli con oltre 32 GB di memoria (non erano previsti i tagli superiori). Altra novità, arriva l’equo compenso anche su wearable e smartwatch (come se ci fosse davvero qualcuno che li usa per copia privata): da 2,20 a 5,60 euro a seconda della memoria.Contestata anche la scelta di applicare una tariffa (anche se invariata rispetto al passato) a tutte le schede di memoria, anche quelle utilizzabili solo nelle fotocamere (e che quindi con la musica non c’entrano niente).Il decreto riduce invece il compenso su supporti di fatto non più usati per copia privata, come il CD.