I pagamenti digitali in Italia dello scorso anno tra contactless e wearable
Alcune importanti osservazioni sui pagamenti digitali in Italia, sono emerse dalla nuova Osservatorio Innovative Payments della School of Management del Politecnico di Milano, che dedica un survery all’analisi di come e in che modalità si siano sviluppati i rapporti tra clienti e commerciante, nell’anno appena trascorso.
Nonostante un calo generalizzato dei consumi di oltre il 13%, i pagamenti digitali nel 2020 hanno toccato quota 5,2 miliardi di transazioni, passando dal 29% al 33% del valore totale dei pagamenti in Italia con 268 miliardi di € (-0,7% rispetto al 2019) e aumentando quindi la penetrazione rispetto al contante, che rimane però ancora il mezzo di gran lunga più utilizzato.
Quali sono gli ambiti in cui sono comunque cresciuti? Soprattutto i pagamenti tramite contactless (+29%, a quota 81,5 miliardi di euro) e, ancor più, quelli tramite smartphone e wearable (+80%, oltre 3,4 miliardi), che hanno permesso di fare shopping senza modalità di contatto, punto fondamentale della lotta contro il Covid-19.
“
La chiusura di quasi tutti gli esercenti durante i mesi di marzo e aprile ha sicuramente frenato anche il mondo delle transazioni di pagamento. Grazie anche a questo, molti cittadini si sono avvicinati ancora di più al mondo dell’eCommerce e dei pagamenti online, reparto che ha fatto segnare un aumento del 31% nel 2020, controbilanciato da una crisi della categoria servizi (-47%), legati in buona misura alla crisi dei comparti viaggi e turismo.
Lo smartphone diventa il device preferito dagli italiani per effettuare pagamenti da remoto e acquisti online, superando il PC. Il Mobile Commerce raggiunge infatti quota 15,65 miliardi di euro e una penetrazione sul totale eCommerce del 51%, segno di una sempre maggiore facilità e velocità nell’uso di questo dispositivo.
La riduzione della possibilità di movimento ha colpito molto duramente anche il settore dei servizi legati alla mobilità. La componente di questi servizi pagata con lo smartphone, dopo anni di crescita, è scesa da 252 milioni di euro a 157 milioni di euro. A far segnare il calo maggiore vi sono i pagamenti di taxi (-52%) e la sharing mobility (-43%), seguiti da biglietti per il trasporto pubblico locale (-32%) e dai parcheggi (-13%).
Continuano a crescere, invece, le transazioni da smartphone per il pagamento di bollette, bollettini e ricariche telefoniche. Il Mobile Payment per queste componenti cresce del 30% e supera quota 1,15 miliardi di euro.
Complessivamente, quindi, il Mobile Payment fuori dal negozio cresce del 15% e raggiunge gli 1,3 miliardi di euro.
Come già detto sopra, le riapertura commerciali hanno riportato le persone a recuperare le vecchie abitudini, ma con l’aumento del contacless, il pagamento senza contatto.
“