Nuova ipotesi per il bonus TV
Il primo luglio 2020 si spegnerà il digitale terrestre per passare a quello di seconda generazione. Senza i televisori predisposti (o in alternativa il decoder), gli schermi non potranno essere usati.
Sul Sole 24 ore si legge che Giancarlo Giorgietti, il ministro dello Sviluppo economico, abbia esposto una nuova ipotesi in audizione alla Camera in Commissione Trasporti sul Piano nazionale di ripresa e resilienza dello scorso mercoledì 17 marzo. “
Il cambio inizierà nel mese di luglio per regioni come Lombardia e Piemonte, per tutti invece, il primo di settembre e si passerà dalla codifica Mpeg2 a quella Mpeg4: sostanzialmente i vecchi televisori non potrenno più sintonizzare i canali. Si prevede la fine del passaggio il 31 dicembre 2021. “
Secondo i dati della Fondazione Ugo Bordoni citati dal ministero dello Sviluppo economico nella sua nota, al 21 gennaio 2021 si è toccato il tetto dei 388.100 contributi totali riconosciuti, corrispondenti a 19,4 milioni di euro erogati. Nel dettaglio, di questi 388.100 contributi, 341.355 sono stati destinati all’acquisto di una nuova TV e 46.755 a quello di un nuovo decoder, 36.951 per piattaforma terrestre e 9.804 per quella satellitare. Quanto al parco televisori da sostituire gli ultimi dati, tratti da un report di marzo 2020, indicavano che su 22,1 milioni di famiglie con piattaforma digitale terrestre, quelle che possedevano almeno un apparato in grado di ricevere trasmissioni Dvb-T2 erano 9,39 milioni ovvero il 42,4% mentre quelle non ancora pronte erano 12,77 milioni quindi il 57,6 per cento, spiega il Sole 24 ore nelle sue pagine online.
Per ora comunque restano i contributi da 50 euro, per tv e decoder, con elenco degli apparecchi segnalato sul sito del Mise, in attesa che si concretizzi l’ipotesi del ministro.