Eduesse ha intervistato Diego Cisi, Stefano Gorni Silvestrini e Jacopo Rettondini sul tema fiere, Salone del mobile e rapporti con le aziende. Perplessità e timori aleggiano sul prossimo appuntamento con la design week milanese: Stefano Boeri, Presidente della Triennale, ha affermato “inventiamoci un Salone all’aperto”. Ritenete che sia una provocazione per portare l’argomento al centro del dibattito o una proposta concreta?Per quanto ci riguarda i cambiamenti rappresentano sempre una opportunità, per pensare a spazi e luoghi in maniera nuova interpretati da angolature differenti. La città di Milano, in questo caso, potrebbe vivere nuove esperienze anche grazie alla riscoperta di ambiti meno noti rispetto ai percorsi tradizionali.In questa fase di totale incertezza, a voi sono venute altre idee: avete voglia di condividerle con noi?L’idea di base di Boeri ci sembra molto buona e sarebbe da diffondere in tutta la città anche nelle periferie, dove le installazioni degli espositori potrebbero essere messe in rete da un sistema di percorsi tematici a differenti livelli con tematizzazioni specifiche.Un percorso espositivo dedicato al “paesaggio”, per esempio, dove le installazioni espositive sono collocate in sistemi vegetazionali antropici come parchi e giardini, o il percorso dei Navigli o, ancora, percorso legati a eventi storico-letterari: in qualche modo sarebbe interessante individuare dei temi che diano un senso al sistema dei percorsi e dei luoghi.Queste diverse e nuove relazioni potrebbero diventare importanti occasioni di confronto e contaminazione sia per i progettisti che per le aziende.Le aziende con cui collaborate o che conoscete più da vicino, stanno pensando/investendo su nuove soluzioni per presentare le proprie novità e mantenere vivo il legame con i clienti?Le aziende con cui collaboriamo non hanno rinunciato all’attività di ricerca legata al progetto e mantengono vive le relazioni col pubblico grazie a comunicazioni mirate e capillari, e, ovviamente, attraverso il web.Info: archiplanstudio.com