Già presente in 175 Paesi e con un fatturato nel 2019 pari a 1,58 miliardi di dollari, Shopify sbarca in Italia, un mercato che nei primi sei mesi del 2020 ha registrato un +400% di nuove vetrine online. Responsabile del nostro mercato è Paolo Picazio, in arrivo da Facebook. La possibilità di aprire i negozi sui social e la politica dei prezzi più bassa rende Shopify una sorta di anti-Amazon. A parte la commissione sui pagamenti (tra il 2,4 e il 2,9%), non sono addebitate spese per affittare spazio sulla piattaforma, mentre Amazon addebita 75 pence per articolo, più commissioni tra il 7% e il 45%. E se finora Shopify non si occupava della distribuzione della merce, come fa Jeff Bezos, quella di logistica, spedizione e distribuzione potrebbe diventare la nuova sfida. Con un patrimonio personale di 8,2 miliardi Lutke scrive su Twitter di tornare a casa ogni giorno alle 17:30 per giocare ai videogiochi con i tre figli perché «il mio lavoro è incredibile, ma è anche solo un lavoro».La crescita dei negozi aperti su Shopify da quando il mondo è alle prese con il coronavirus è stata esorbitante. Chi ha investito nelle sue azioni si starà dando pacche sulle spalle: nel 2015, quando si è quotata sia a New York che alla borsa di Toronto, un’azione valeva 29,87 dollari, a marzo 2020 aveva raggiunto i 425 mentre adesso è a quota 966, dopo aver superato i 1060 ad agosto. Tra i clienti ci sono oltre un milione di aziende, da piccoli imprenditori fino a marchi come Pepsi, Heinz, Lindt. Si affidano a Shopify anche celebrità come Kylie Jenner e Kanye West. Ora è il secondo sito di e-commerce degli Usa, avendo superato e-Bay.