Amazon vs Netflix: due modelli di business divergenti, secondo la società di analisi britannica Omdia. Secondo l’analisi contenuta nell’Original Production Report 2020, nel 2019 Netflix ha offerto 657 titoli originali (in prima visione) contro i 70 lanciati da Amazon Prime Video, per un rapporto 9 a 1. Le ore di programmazione originali del gruppo di Los Gatos sono cresciute del 78% sul 2018, i titoli del 70%. Di contro, Amazon ha ridotto le ore di programmazione originale del 18% e i titoli del 5%. Secondo Omdia, ciò riflette due diversi modelli di business: quello di Netflix è quello dello svod “puro”, che ha bisogno di alimentare continuamente la sua crescita internazionale, mentre Amazon resta prima di tutto un retailer per il quale i contenuti video sono un plus per sostenere il business delle consegne Prime.

Lo svod che divenne major. “Nel perseguire la sua strategia streaming, Netflix sta evolvendo in uno studio Hollywoodiano, mettendo a punto difese contro i suoi simili Apple e Disney+ attraverso l’incremento dei volumi dei programmi originali”. Tale incremento si vede soprattutto nella produzione internazionale: se nel 2018 ammontava a 578 ore, nel 2019 è salita a oltre 1.562, laddove la produzione made in Usa risultava pari a 1.139, per un incremento del 20% sul 2018. In sostanza, la produzione originale Netflix al di fuori dagli States vale il 58% delle ore totali, per un incremento del 175% a fronte di un +24% degli abbonamenti non Usa. Non è solo una questione di appeal sui mercati locali, spiegano i ricercatori: “Le produzioni al di fuori degli Usa tendono a essere molto più economiche, dando a Netflix la possibilità di un approccio più conveniente verso le audience negli Usa e nel mondo”. Approccio che in ogni caso deve tenere presente di avere a che fare con un pubblico mondiale. Attualmente, secondo i dati forniti dalla stessa Netflix, la spagnola La casa di carta è la serie non in lingua inglese più vista sulla piattaforma, con 44mln di views tra ottobre 2018 e settembre 2019.