Pubblicità: novembre a -0,9%
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Da gennaio a novembre 2020 il mercato pubblicitario ha segnato una flessione del 17%, fermandosi a quota 4,4mld di euro (-12,6% includendo nella raccolta web la stima Nielsen sul search, social, classified e Over the top). Il singolo mese di novembre vede una flessione dello 0,9%. Si tratta di un mercato a due velocità, sia dal punto di vista della domanda che dell’offerta, come dichiarato da Alberto Dal Sasso, AIS managing director di Nielsen: “Il mercato a novembre perde 8mln rispetto allo stesso mese dello scorso anno, ma i settori che, invece, sono cresciuti hanno aumentato l’investimento del 15,6%, segno che anche l’advertising risente della polarizzazione analoga a quella che il COVID-19 ha creato nei consumi”. Trend negativo su tutti i mezzi: con la televisione che vede un calo dell’11,6% sul cumulato (per un totale di 2,8mld), ma in crescita del 3,5% sul singolo mese di novembre. Gravi perdite per i periodici (-38%), l’outdoor (-45,3%), il transit (-55,2%) e il direct mail (-30,9%). Flessione anche per i quotidiani (-18,3%), la radio (-26%) e il digital (-3,2%). Per quanto riguarda i settori merceologici, negli 11 mesi si confermano le crescite della gestione casa (+14,4%), distribuzione (+5,7%) e enti / istituzioni (+16,4%). “Relativamente ai comparti con una maggiore quota di mercato, si evidenziano nel periodo cumulato gli andamenti negativi di automobili (-26%), abitazione (-9.2%), farmaceutici/sanitari (-16%) e bevande (-18,6%) che hanno perso nel 2020 265mln di euro circa”. “Se, come ormai possiamo prevedere, la chiusura ruotasse intorno ad -11-12 %, potremmo allora dire di avere limitato i danni: l’ultima crisi finanziaria (2011-2012) aveva portato un decremento del mercato pubblicitario del 16,6% ,. certamente con conseguenze non comparabili con quanto stiamo vivendo oggi”, conclude Dal Sasso.