Serie A: Sky contro l’alleanza Dazn-Tim
“Potenziali criticità concorrenziali e di compatibilità con la legge Melandri”: sono i timori che Maximo Ibarra, amministratore delegato Sky, ha messo nero su bianco in una lettera inviata alla Lega Serie A dopo l’annuncio della partnership siglata tra Tim e Dazn in merito a una possibile acquisizione, da parte dello streamer sportivo, dei diritti del prossimo triennio della Serie A (2021-2024). “Dal comunicato stampa di Tim diffuso martedì scorso”, spiega Ibarra nella lettera riportata oggi sui principali quotidiani, “si evince che Tim beneficerebbe di un trattamento preferenziale nella distribuzione di Dazn, pur essendo Tim l’operatore incumbent con maggiore forza di mercato in Italia, in particolare nel segmento broadband”. Da qui i timori di Sky circa gli effetti sulla concorrenza. “Siamo convinti che sia estremamente importante che la Serie A venga distribuita su tutte le piattaforme e sul più ampio numero di device possibile”, spiega, citando l’offerta di oggi su Sky, declinata su satellite, Dtt e streaming e con diverse offerte commerciali. Ibarra ha quindi chiesto di “verificare che non vi siano vincoli di alcun tipo alla distribuzione della Serie A su alcuna piattaforma o device, comprese quelle di Sky”. A oggi, i club non hanno ancora preso alcuna decisione sui diritti: sul piatto c’è anche l’offerta di Sky, per circa 750mln di euro a stagione.